Dopo le elezioni cantonali…

Di seguito l’intervento pubblicato dal CdT il 18 aprile scorso:

Condividiamo sostanzialmente l’analisi proposta da Ivano Fontana (CdT del 11 aprile scorso) su presente e futuro dell’ “area rosso-verde” in Ticino. La necessità di una maggiore collaborazione fra i gruppi politici esistenti – guardando più a quanto unisce che alle differenze, che pure esistono ma non vanno strumentalmente enfatizzate – ci pare peraltro condivisa da molti.

Lo dimostrano le molte esperienze “unitarie” attive con successo a livello locale (come quella del gruppo “Libertà, Solidarietà e Ambiente” attivo nel nostro Comune). E lo dimostrano anche i risultati, certamente positivi, delle ultime elezioni cantonali. Non ci riferiamo solo ai dati del panachage citati da Fontana – con importanti travasi di voti preferenziali fra le varie liste “rosso-verdi” – ma anche e soprattutto alle differenze nel numero di schede conseguite dai vari partiti fra l’elezione per il CdS e quella per il GC.

Il calcolo è presto fatto:

  • PS                       + 3’820
  • Verdi                  – 2’252 (pari al 33% delle schede per il GC)
  • MPS-POP           – 808 (33%)
  • PC                      – 427 (36%)

Grandi differenze che non si ritrovano altrove (per il PLR ad es. il saldo è di + 523 schede, mentre per il PPD di + 48) e che ci pare parlino chiaro: a meno di non voler avanzare fantasiose ipotesi alternative, un buon terzo di chi ha votato le liste di Verdi, MPS-POP e PC per il GC, ha votato la scheda PS per l’elezione al CdS.

Un messaggio forte su quanto poco siano sentite fra gli elettori le presunte incompatibilità reciproche. E questo nonostante qualche dirigente degli altri gruppi non abbia certo nascosto la propria ostilità verso il PS e il suo Consigliere di Stato, così come la propria “insofferenza” verso gli appelli al “voto utile” per garantire la rielezione di un socialista in Governo. Simpaticamente emblematico al proposito, il risultato di Linescio, il solo Comune del quale, per molte ore, abbiamo avuto conoscenza dei risultati per l’elezione del GC: le uniche 2 schede “di sinistra” registrate, sono andate al PS per l’elezione al CdS e alla lista MPS-POP per il GC.

Chissà che da questi risultati, non si sappia trarre tutti quanti, con umiltà, qualche prezioso insegnamento per il futuro. Possibilmente già a partire dalle elezioni federali di ottobre, così che si possa puntare a conquistare un secondo seggio al Nazionale – dove ora il Ticino ha una rappresentanza fortemente sbilanciata a destra – e guardare con coraggio anche al Consiglio degli Stati.

Superiamo finalmente atteggiamenti da supponente fratello maggiore, rivalità personali e sterili steccati ideologici. C’è un mondo reale là fuori, con troppi problemi ben più seri da affrontare, che aspetta una sinistra vivace, concreta e unita.

Fabrizio Garbani Nerini (Sindaco)

Giovanni Lepori (capogruppo Libertà, Solidarietà e Ambiente)

Terre di Pedemonte


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