Progetto Parco nazionale del Locarnese

Qui di seguito riportiamo la presa di posizione del nostro gruppo in occasione della consultazione sul Progetto di Parco nazionale del Locarnese, che sarà posto in votazione nel corso del 2018:

Il gruppo politico Libertà Solidarietà Ambiente delle Terre di Pedemonte (LiSA) condivide gli intenti e gli obiettivi del Progetto di Parco nazionale del Locarnese, che ritiene rappresenti un’opportunità unica e irrinunciabile:

  • per la salvaguardia e la valorizzazione del nostro ambiente, del nostro territorio, della nostra storia e cultura;
  • per uno sviluppo sostenibile – dal profilo economico, sociale e ambientale – della nostra Regione.

In termini generali, il gruppo LiSA saluta con favore l’impostazione “costruttiva” piuttosto che “normativa” data al Parco. Impostazione che si basa prevalentemente sulla promozione e la valorizzazione di progetti, iniziative e attività compatibili con gli obiettivi del Parco, così come peraltro già fatto con buoni esiti in questi anni. Piuttosto che sulla definizione di vincoli e divieti: di fatto limitati alla sola “zona centrale”, di portata certamente sopportabile e ampiamente compensati dai benefici generali garantiti dal PNL.

Teniamo comunque a sottolineare come vi siano alcuni ambiti specifici, che andrebbero a nostro avviso più attentamente e adeguatamente valutati.

  1. a) mobilità

Ci riferiamo in particolare – anche considerata la morfologia del territorio – al delicato tema della mobilità all’interno del perimetro del Parco.

Al proposito, a nostro avviso, l’obiettivo deve essere quello di evitare assolutamente un aumento del traffico veicolare privato – incompatibile con gli obiettivi generali del progetto PNL – se non addirittura di ridurlo rispetto alla situazione attuale.

Si condividono quindi gli intenti e gli obiettivi dichiarati nel Progetto PNL – di promozione di una mobilità sostenibile, e dell’arrivo e la visita della regione unicamente con i mezzi di trasporto pubblici – ma si ritiene vadano elaborate e pianificate fin da subito misure concrete ed efficaci: sia per promuovere il trasporto pubblico e la mobilità lenta, sia per “disincentivare” l’uso del trasporto motorizzato privato.

In questo senso – anche per “prevenire” situazioni problematiche e indesiderate, poi difficili da affrontare e “correggere” adeguatamente – crediamo vadano seriamente esaminate, in collaborazione con i Comuni del comprensorio e il Cantone, le possibilità di:

  • aumentare la frequenza dei trasporti pubblici e prolungare determinate linee, almeno nel periodo estivo e nei fine settimana;
  • creare, sia per i turisti sia per i residenti, un sistema di titoli di trasporto (carte giornaliere e abbonamenti) a prezzo conveniente, valevoli su tutto il comprensorio del Parco;
  • creare un sistema uniforme di pagamento dei parcheggi pubblici all’interno del territorio Parco (sul modello di quanto realizzato in valle Verzasca);
  • limitare, almeno in determinati periodi, il traffico veicolare privato su determinate tratte stradali periferiche adatte anche per escursioni a piedi e oggi liberamente transitabili (pensiamo alla strada della valle di Vergeletto, a quella fra Palagnedra e Bordei, a certe strade “forestali”, ecc.);
  • promuovere la mobilità dolce (ad es. attraverso il bike-sharing) e elettrica (ad es. con un’adeguata presenza di colonnine di ricarica).
  1. b) altro

Riteniamo inoltre che:

  • la carta del Parco dovrebbe prevedere, almeno relativamente alla “zona centrale”, il divieto di istallazione di impianti di illuminazione non strettamente indispensabili, alfine di limitare il più possibile il fenomeno dell’inquinamento luminoso;
  • vadano trovate a breve termine delle soluzioni atte a ridurre sensibilmente l’attività degli stand di tiro presenti nel comprensorio del Parco, se non a eliminarli definitivamente, in quanto assai poco “compatibili” con il progetto PNL e i suoi obiettivi.

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