Pronti per l’aggregazione?

Recentemente ci siamo espressi in modo critico sul “balletto dei moltiplicatori” inscenato dalle Autorità dei nostri ormai ex-Comuni: retaggio del passato ma con conseguenze negative per il nostro nuovo Comune, che noi vorremmo attivo e propositivo.

In merito salutiamo quindi con piacere la scelta della Commissione della gestione di Verscio, che – dopo attenta verifica delle conseguenze finanziarie negative sul contributo di livellamento intercomunale – ha deciso di rinunciare ad appoggiarne un’estemporanea forte riduzione e di rinviare alle Autorità del nuovo Comune la responsabilità di decidere. Così come avrebbe dovuto ragionevolmente essere, fin dall’inizio, per tutti.

Allo stesso tempo, abbiamo appreso della disinvolta decisione del Municipio di Tegna di convocare il proprio Consiglio comunale un giorno prima (!) dell’apertura dei seggi elettorali, per sottoporre al voto alcune proposte di particolare rilevanza per il futuro di tutte le Terre di Pedemonte.

Senza volerne giudicare la bontà dei contenuti, siamo delusi da questo modo di agire. Ci fossero stati dei tempi tecnici da rispettare, o delle esigenze d’ uso immediato, avremmo magari potuto capire; ma in questo caso quali sono le ragioni oggettive di questa forzatura, che porrebbe i cittadini del nuovo Comune di fronte al fatto compiuto?

Secondo noi:

  • le decisioni relative ad un investimento milionario per la zona di svago (la cui sistemazione è tra l’altro prevista anche nello studio di aggregazione) andrebbero più correttamente prese dal legislativo del Comune che lo dovrà concretamente finanziare, realizzare e gestire.
  • le decisioni relative agli arredi della nuova scuola andrebbero prese dall’Autorità del Comune che gestirà il nuovo Istituto scolastico delle Terre di Pedemonte di concerto con l’ispettore scolastico, tanto più che i lavori di costruzione dell’edificio non sono in dirittura d’arrivo.
  • le decisioni di rivedere la pianificazione del nucleo storico andrebbero prese dal nuovo Comune, visto che, come noto, tra le sue priorità figura proprio l’armonizzazione dei tre diversi piani regolatori comunali.

Ci si dimentica che i cittadini (anche quelli di Tegna) hanno approvato l’aggregazione? C’è davvero così poca fiducia nel nuovo Comune e nelle sue future Autorità, al punto di continuare a prendere decisioni basate sulla vecchia realtà fatta di tre entità distinte?

Tra la gente potrebbe farsi strada la sensazione di un rapporto conflittuale tra le autorità di Tegna, Verscio e Cavigliano, per cui confidiamo che, passate le elezioni, i gruppi politici e gli eletti lavorino con un forte senso di responsabilità alla costruzione del futuro, cercando soluzioni equilibrate nell’interesse di tutti i cittadini e di tutto il territorio.

Il nostro gruppo, nato nelle e per le Terre di Pedemonte, crede in questi valori positivi e darà il proprio contributo.

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