Risanamento (?) dello stand di Ponte Brolla: noi non ci stiamo

Il nostro gruppo in CC proporrà il seguente emendamento al Preventivo 2021 del Comune, in discussione in occasione della seduta del prossimo 21 dicembre:

Il gruppo LiSA propone l’annullamento della voce 116.319.00 “Spese diverse”, costituita di fatto dal solo contributo comunale di CHF 45’000.- al progetto di risanamento (parziale) dello stand di tiro di Ponte Brolla. Progetto promosso dal Comune di Locarno e dal costo complessivo preventivato in CHF 400’000.- (vedi MM no. 125, Comune di Locarno).

Questo perché:

  • con l’intervento proposto non viene minimamente affrontato il problema dell’inquinamento fonico;
  • nel MM del Comune di Locarno non vengono fornite indicazioni circa la fattibilità, i costi e i tempi di un futuro intervento atto a risolvere questo problema, per noi prioritario.

L’intervento proposto mira quindi a perpetuare un utilizzo “illegale” dello stand di tiro di Ponte Brolla – ricordiamo al proposito che l’Ordinanza federale sull’inquinamento fonico ne imponeva il risanamento entro il 1° novembre 2016 – senza peraltro che siano fornite informazioni chiare e vincolanti circa il suo futuro.

Un modo di agire che, riteniamo, il nostro Comune non possa accettare.

Ciò a maggior ragione alla luce delle risposte recentemente fornite dal Municipio alle nostre interrogazioni del 18 febbraio e del 29 agosto 2020, dalle quali risulta come:

  • a causa della configurazione morfologica della zona, un efficace risanamento dell’impianto di Ponte Brolla dal profilo fonico è di fatto irrealizzabile;
  • un risanamento parziale della struttura potrebbe comportarne un suo utilizzo prolungato in (ulteriore) deroga alle disposizioni previste dall’Ordinanza federale contro l’inquinamento fonico …con il rischio, ipotesi già formulata da alcuni, di un suo impiego futuro anche da parte di utenti provenienti da Comuni attualmente non convenzionati.

Rifiutare questa richiesta di partecipazione finanziaria, ci pare quindi rappresentare un gesto di coerenza con la volontà più volte espressa, anche dal Municipio, di una dismissione della struttura di Ponte Brolla; così come un necessario segnale nei confronti delle Autorità cantonale e degli altri Comuni del comprensorio, affinché si vada finalmente e concretamente in questa direzione.

Di seguito il comunicato stampa redatto congiuntamente da Daniele Cavalli (Coordinatore PS regionale), Nancy Lunghi (Copresidente PS Locarno) e Giovanni Lepori (Capogruppo LiSA in CC Terre di Pedemonte):

A seguito delle discussioni nei rispettivi Consigli comunali, è tornato d’attualità il tema dello stand di tiro di Ponte Brolla. Noi socialisti siamo chiari: o si trovano soluzioni adeguate e definitive o saremo pronti al referendum contro nuovi crediti.

Lunedì 21 dicembre il Consiglio comunale di Locarno ha votato un credito di CHF 400’000.- riguardante alcune misure di risanamento e manutenzione straordinaria dello Stand di tiro di Ponte Brolla, la stessa sera anche nel Consiglio comunale delle Terre di Pedemonte si è espresso favorevolmente in merito.

Le discussioni sono state un momento importante per fare il punto su questa annosa questione che da troppo tempo non viene adeguatamente affrontata. E’ infatti noto a tutti come la convivenza fra l’attività dello stand di tiro e le caratteristiche paesaggistiche, residenziali e turistiche dell’area di Ponte Brolla, risulti essere assai problematica: in particolare a causa dei disagi provocati a livello fonico.

Come socialisti siamo dell’avviso che occorre attivare immediatamente la ricerca – a livello regionale o cantonale – di una soluzione definitiva, che consideri come prioritario e inderogabile il rispetto dei limiti fissati dall’Ordinanza federale sull’inquinamento fonico. Stando alle direttive cantonali una soluzione in proposito va trovata entro il 2024 e dagli studi fin qui realizzati emerge come non sarà possibile far rientrare completamente lo stand di Ponte Brolla nei parametri legali, soprattutto per quel che riguarda il tiro da 300 metri. Per questo motivo, annunciamo già sin d’ora che in assenza di un progetto vincolante di dismissione, saremo pronti al referendum contro nuovi crediti di “risanamento”, che non farebbero altro che continuare ad avallare una situazione divenuta ormai insostenibile!

Nella speranza che questo monito funga da stimolo per un lavoro celere da parte di tutti gli attori coinvolti, dal canto nostro faremo il possibile, in ogni consesso e in ogni grado istituzionale, per risolvere finalmente la questione. In questo senso apprezziamo la nuova legge cantonale votata la scorsa settimana dal Gran Consiglio che permetterà al Cantone di coordinare al meglio un tema che non tutti i Comuni hanno affrontato tempestivamente nel recente passato.

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