Centro giovani: lezione di pazienza e di civica

FIl progetto del centro giovani sta pian piano avanzando. Pur essendo un progetto di piccole dimensioni e dai costi di realizzazione limitati, credo che abbia una valenza sociale importante. In questo intervento vorrei però soffermarmi soprattutto sulla questione dei tempi di realizzazione, perché sono messe a confronto due prospettive molto diverse: quella di ragazzi che crescono in fretta e quella dei tempi politici, istituzionali e tecnici che sono più lenti.

Il partner dei Comuni, Pro Juventute, ha coinvolto i ragazzi in modo importante fin dall’inizio, quando il centro era appena un’idea. Hanno partecipato con entusiasmo, dapprima alla ricerca di un luogo idoneo, poi alla costruzione vera e propria tuttora in corso. Sono passati alcuni anni, ed alcuni ragazzi all’origine dell’idea sono ormai divenuti maggiorenni e quindi non saranno più degli utenti del centro. Magari anche alcuni di quelli che hanno partecipato alla costruzione dalla prossima estate saranno “fuori gioco”.

È possibile che i ragazzi vivano o abbiano vissuto con una certa frustrazione questa continua aspettativa, ma credo che quest’esperienza li abbia anche avvicinati ad alcuni aspetti organizzativi del mondo istituzionale che spesso non sono noti. Viviamo in un mondo di relazioni complesse, ed é giusto che dei giovani in procinto di divenire maggiorenni scoprano questa realtà. Hanno anche potuto scoprire che esistono vari livelli istituzionali e che un Municipio non può fare e disfare a piacere senza rendere conto ad altri partner istituzionali . Vediamo qui di seguito alcune di queste fasi:

  • Pianificazione: il luogo scelto deve essere conforme agli scopi pianificatori. Nel caso concreto questo punto era ok, altrimenti si sarebbe anche dovuto modificare il piano regolatore.
  • Proprietà: l’edificio scelto non appartiene al Comune, si è dovuto stipulare un accordo con il proprietario
  • Idoneità degli spazi: il competente ufficio cantonale (sezione sanitaria) ha dovuto esaminare il luogo e rilasciare un rapporto di idoneità
  • Costi di realizzazione: il consiglio comunale ha dovuto approvare un credito d’investimento per finanziare l’opera,  nel rispetto dei termini di convocazione della seduta del Consiglio e di successivo ricorso sulle decisioni prese
  • Foreste e protezione ambientale: l’ufficio forestale ha dovuto accertare la compatibilità con il bosco circostante, mentre per l’evacuazione delle acque luride si é dovuto progettare un sistema innovativo di tipo biologico, in assenza di canalizzazioni nella zona scelta. Un ditta specializzata ha allestito il progetto, ed il competente ufficio cantonale lo ha dovuto approvare
  • Licenza edilizia: il Comune ha rilasciato la licenza edilizia come per qualsiasi costruzione o iattazione, rispettando i vari termini di pubblicazione
  • Sussidi: é tuttora pendente un’istanza di sussidio presso l’ufficio giovani per i costi di sistemazione del centro
  • Gestione ordinaria: il Consiglio comunale dovrà approvare una convenzione di collaborazione con pro Juventute per la futura gestione del centro, sempre nel rispetto dei termini di convocazione della seduta del Consiglio e di successivo ricorso sulle decisioni prese
  • Collaudo: le autorità cantonali dovranno esaminare il centro a lavori finiti e rilasciare un’ attestazione che ne autorizzi l’esercizio.

Io sono molto contento che all’interno delle istituzioni comunali di Cavigliano e Verscio la creazione del centro sia stata appoggiata con convinzione. Così come sono molto contento della formula trovata per l’esecuzione dei lavori, e cioè il coinvolgimento pratico e concreto dei ragazzi sotto l’ apprezzatissima guida esperta di artigiani professionisti volontari. Qualche inghippo c’è stato, come accade in ogni situazione della vita, ma finalmente prossimamente il centro dovrebbe potere aprire i battenti. Grazie ai ragazzi orami adulti che avevano lanciato l’idea, grazie ai ragazzi che si stanno occupando del centro attualmente, e grazie a quelli che lo useranno con passione e criterio in futuro!

Fabrizio Garbani Nerini

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